SEVA - IL SERVIZIO DISINTERESSATO

Il seva è un’attitudine, definisce il modo in cui noi agiamo e pensiamo. Il suo significato è legato alla consapevolezza che portiamo in ciò che facciamo. Ogni azione può diventare seva se compiuta con devozione, in modo puro, senza una aspettativa di ricompensa o di lode. Per un insegnante di Kundalini Yoga la pratica del seva è essenziale. Yogi Bhajan ci ha insegnato che come insegnanti dobbiamo servire gli Insegnamenti. Questo significa servire il nostro Sé più alto, elevare noi stessi e gli altri e tutto ciò che ci circonda. Gli Insegnamenti dovrebbero vivere e fluire costantemente attraverso ogni aspetto della nostra vita e lo spirito di servizio essere la spinta che guida tutte le nostre azioni. Il vero seva compiuto con devozione amorevole ci conduce in uno spazio neutro oltre la dualità ed è un imperativo per la vita spirituale. L’intenzione, lo spirito del vero Seva è “Dio passa attraverso la mia azione”.
Tutta l’organizzazione di Ikyta Italia va avanti grazie al Seva degli Insegnanti. Spesso si risponde ad una richiesta precisa lì dove c’è più bisogno o il seva viene semplicemente offerto a seconda delle proprie possibilità, capacità e talenti.  In ogni caso è sempre un’opportunità che permette attraverso il dare di poter percorrere la strada della prosperità e creare in modo molto sottile un impatto in tutto ciò che ci circonda.

DONARE IL PROPRIO TEMPO PER IL BENE COMUNE E' SEVA!

Nei sette gradini per la felicità:

Impegno, Carattere, Dignità, Divinità, Grazia, Sacrificio,Felicità 

il Seva è associato al Sacrificio, il sesto gradino prima della meta finale. Il sacrificio è uno stato di grazia, che deriva dal non attaccamento, dal completo superamento della dualità e ha come effetto la pace e l’armonia.


“Quando sapete come sacrificarvi sarete felici… La capacità di sacrificarsi è sapere che ogni cosa è Dio, che non possedete nulla e dare a chiunque abbia bisogno.”
(Yogi Bhajan, Meditazioni per il Nuovo Millennio, NM0379 Sistema Auto Sensorio I, 29.01.2001).